Benvenuti nel blog di IdV Gualtieri

Lo scopo di questo blog è di dare la possibilità, a chi non ci conosce personalmente, di segnalarci situazioni particolari sul territorio ed eventualmente suggerirci migliorie da realizzare. Inoltre vorremmo trattare avvenimenti politici a carattere nazionale ed internazionale, condividendoli con tutti coloro che lo vorranno.

mercoledì 15 settembre 2010

Peschereccio italiano attaccato da motovedetta libica.

Il peschereccio italiano Ariete è stato attaccato in acque internazionali, e fatto oggetto di numerosi colpi di mitra, da una motovedetta libica a bordo della quale c'erano anche 6 militari italiani (?).

Il Ministro dell'Interno Maroni ha annunciato le scuse di Tripoli e giudicato "incidente grave, ma incidente" gli spari esplosi dalla motovedetta libica contro il peschereccio siciliano.

Il comandante del peschereccio, Gaspare Marrone, non crede alla tesi dell'incidente, così come dichiarato dal Ministro Maroni: "Era impossibile scambiarci per altri, la nostra è una barca di 36 metri attrezzata con macchinari da pesca modernissimi, impossibile fare confusione. Loro invece hanno sparato ad altezza uomo. Se avessero voluto intimidirci, sparavano in aria, in acqua. Invece la mia barca ha 50 fori da una paratia all'altra. Ma che comportamento è questo? E Maroni lo chiama un incidente? Dica quello che vuole, ma le cose non stanno così, quelli sparavano per ammazzarci, ad altezza uomo. E sapevano che eravano pescatori".

Anziché chiarire quanto successo,le dichiarazioni del titolare del Viminale sembrano complicare l'intera faccenda: perché se la motovedetta libica era perfettamente a conoscenza - come sostiene il comandante Marrone - di trovarsi di fronte a pescatori italiani, perché ha aperto il fuoco? Perché i sei militari italiani non hanno impedito ai loro "colleghi" libici di sparare?

Quelle motovedette, in base al Trattato dell'Amicizia, devono contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, non impedire ai pescatori italiani la pesca nelle acque internazionali del golfo della Sirte che i libici ritengono di loro proprietà.

Presidente Berlusconi, anche questo è tutto normale?

IdV Gualtieri

domenica 5 settembre 2010

Gheddafi vuole islamizzare l'Europa con l'aiuto di Berlusconi (?)


Il nostro primo Ministro ha invitato il leader libico Gheddafi in Italia, in occasione dell’anniversario degli accordi italo-libici. Il colonnello libico ha dichiarato che: ''l'Islam dovrebbe diventare la religione di tutta l'Europa''. Vero è che si tratta di una semplice opinione personale, ma detta nella circostanza in cui è stata profferita è quantomeno irriguardosa.

Caro Presidente del Consiglio,
quando ricambierà la visita al suo "caro amico", provi a dire che l'Africa andrebbe cristianizzata e poi vedremo cosa succede. Probabilmente (come minimo) rischierebbe la rottura dei rapporti con la LIBIA e della sua amicizia con il Sig. Gheddafi.

In ITALIA tutto è concesso. Al leader libico Muammar Gheddafi abbiamo permesso di tenere una "lezione" sul Corano a 500 ragazze (hostess), reclutate da un'agenzia di casting e messe a disposizione per l'occasione.

I nostri governanti si sono affrettati a minimizzare l'accaduto. Tutto normale?

Caro Presidente del Consiglio,
da parte sua non c'è stata nessuna reazione. Forse pensa che Gheddafi abbia ragione?

IdV Gualtieri
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