
I numerosi rappresentanti della Lega, non riescono a essere coerenti fino in fondo. Sono Padani, non si sentono italiani, ma prendono soldi dai contribuenti italiani.
Sono gli italiani che pagano i vostri stipendi istituzionali. Il 27 di ogni mese, vi ricordate di essere "italiani" e andate a ritirare lo stipendio italiano.
Siete Padani, non riconoscete come vostro l’Inno d’Italia, ma siete i primi a pretendere poltrone nel Governo, sotto governo, Presidenze di Regione, Provincie e Comuni. Non siete ne dignitosi ne coerenti. Non vi riconoscete italiani ma siete seduti in poltrone istituzionali della Nazione Italia.
Siete della Padania, ma vi "sbattete" per ottenere Presidenze e posti nei Consigli d’Amministrazione di italianissime Banche, Enti e Società.
Siete Padani, avete eletto come vostro eroe Alberto da Giussano che storicamente è un personaggio leggendario del XII secolo citato in alcune opere letterarie scritte in secoli successivi.
La Padania non è una Nazione; non c’è storicamente, non c’è geograficamente, non c’è culturalmente.
Ieri, 17 marzo 2011, milioni d'italiani fieri ed orgogliosi, si sono emozionati nel festeggiare il 150° anniversario dell'unità d'Italia. 150 anni fa, il 17 marzo appunto, veniva incoronato il primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II. Ascoltare l'inno di Mameli mette i brividi per la storia che c'è dietro.
L'Italia è la Patria che i padri hanno lasciato ai figli. l’Italia, Patria sognata da uomini e donne, figli d'italiani, nati in terre straniere ma che si sentono italiani. Figli di quei milioni d'italiani, che anche dal Veneto, Lombardia e Piemonte, emigrarono in cerca di una vita migliore; la stessa vita migliore che oggi cercano milioni di extracomunitari.
Prima dell'unità d'Italia il Regno delle due Sicilie era la terza potenza mondiale, economicamente, per l’industria ed i servizi; conobbe miseria e povertà ed emigrazione solo dopo l’Unità d’Italia. Ebbene, nonostante ciò, essi sono fieri e orgogliosi di essere italiani e hanno festeggiato i 150 anni dell'Italia unita.
Voi, che vi sentite solo Padani, che dal Piemonte vi siete annessi l’intera penisola dovreste essere i primi a festeggiare, perché avete depredato ogni ricchezza, economica, industriale, culturale, ed artistica, di tutta la penisola.
Voi insultate i vostri avi, oltre all'inno e la bandiera. Insultate coloro che sono morti per avere un unica Patria.
Con orgoglio rivendichiamo il diritto di essere italiani. Viva l'Italia unita.
ennio annibale maione