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Lo scopo di questo blog è di dare la possibilità, a chi non ci conosce personalmente, di segnalarci situazioni particolari sul territorio ed eventualmente suggerirci migliorie da realizzare. Inoltre vorremmo trattare avvenimenti politici a carattere nazionale ed internazionale, condividendoli con tutti coloro che lo vorranno.

domenica 30 agosto 2009

Dal Blog di Massimo Donadi


Il regime si è palesato


I giornalisti cane da guardia della Democrazia? Non in Italia. Non secondo Silvio Berlusconi. Perché con la sua ultima sparata il presidente del Consiglio ha davvero passato ogni limite della decenza. Il regime si è palesato: secondo Silvio Berlusconi i giornalisti non possono né devono fare domande al presidente del Consiglio. Se qualcuno lo fa, li denuncia per diffamazione.

Può sembrare una notizia incredibile, letta su un libro di fantapolitica. Non è così. Succede in Italia. L’ennesimo attacco di Silvio Berlusconi a Repubblica è vergognoso. Il premier ha chiesto un risarcimento danni per un milione di euro al Gruppo L’Espresso solo perché Giuseppe D’Avanzo si è permesso di porgli 10 domande. E’ la prima volta “nella storia dell’informazione che le domande di un quotidiano finiscono davanti a un tribunale civile”.

L’attacco di Repubblica al premier non è il primo nei confronti dei media. Senza tornare ai tempi dell’editto bulgaro quando se la prese con Biagi, Santoro e Luttazzi, basta stare alle ultime settimane. Prima attacchi frontali con dichiarazioni allarmanti contro La Rai e i giornali che si permettono ogni giorno di criticare le magnifiche gesta del nostro presidente operaio, spazzino, muratore. Poi l’esortazione alle grandi imprese a non pubblicizzare i loro prodotti sui media che, secondo il premier, non diffondono ottimismo in un periodo di crisi. Ora la querela e un milione di euro di risarcimento danni al gruppo Espresso.

Il fatto reale è che Repubblica e’ colpevole di essere uno dei pochi mezzi di informazione rimasto a fare un giornalismo basato sui fatti e sulle verita’ anche scomode per il potere. Ed è proprio questo che Berlusconi non riesce proprio ad accettare. Un uomo che ha costruito le sue fortune politiche sulla menzogna e la sistematica distorsione della realta’ non può sopportare l’idea che ci siano giornalisti con la schiena dritta che pretendono di fare il loro lavoro in assoluta libertà. La verità è che il premier vorrebbe soltanto un giornalismo servile pronto a raccontare le sue gesta e i suoi proclami.

Tutto questo non si può accettare. La libertà di stampa è il cardine e il cuore del sistema democratico. Per questo auspichiamo che assieme all’Italia dei valori tutte le altre forze di opposizione la smettano di partecipare al tavolo partitocratico di spartizione delle poltrone Rai, dove, per altro, si accontentano delle briciole, e diano vita, con noi, a una grande azione di denuncia perchè non sarà possibile sconfiggere Berlusconi finchè non avremo scardinato il suo controllo sui media e sull’informazione.

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