
La concessione di uno spazio pubblico ad alcuni cittadini di religione mussulmana, per un momento di preghiera collettiva durante il periodo di Ramadan, da parte del Comune , ha creato un certo malcontento nella cittadinanza Gualtierese. Se poteva essere scontata l’avversità di quei cittadini, che a prescindere non nutrono simpatie per i cittadini extracomunitari , non era scontata la lamentela da parte di tanti (troppi) cittadini rispettosi dei diritti del proprio prossimo.
Ovviamente, come è di prassi in casi simili, le opposizioni di destra cavalcano il malcontento e tentano di strumentalizzare l’avvenimento ai fini di propaganda elettorale.
L’IDV di Gualtieri non è contraria alla libertà di culto e riconosce il diritto di ognuno a professare la propria fede:
"Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume” (Art. 19. Della Costituzione Italiana).
Purtroppo riteniamo non “felice” la scelta del luogo pubblico concesso dal Comune, non disconoscendo la buona fede di chi ha compiuto la scelta.
L’IDV, attraverso i propri rappresentanti in Consiglio Comunale, chiederà di individuare un sito diverso da quello concesso.
IDV Gualtieri
è dovere del Comune pensare a dove far pregare la gente?
RispondiEliminanon è dovere del comune far pregare la gente ma è dovere del comune garantire, secondo le regole che si è dato, l'accesso agli spazi publlici del comune, senza fare distinzione di razza, appartenenza politica e o religiosa.
RispondiEliminaSottolineo che queste persone per usufruire dello spazio pagano regolare tariffa e sono sottoposti ai normali controlli come tutti gli altri cittadini.
Massimiliano Maestri (Sindaco)
Carissimi amici di IDV, disquisire sulla scelta del luogo pubblico concesso dal Comune, non lo riengo foriero dei valori di libertà uguaglianza e solidarietà che sia il vostro partito sia il PD sostengono con forza!
RispondiEliminaLa libertà di professare liberamente la propria fede religiosa è una pietra migliare della nostra costituzione. Don Milani si dichiarava cittadino del mondo sostenedo l'ugualianza e la fraternità tra tutti i popoli. Nei poteri del sindaco la possibilità di concretizzare il principio di solidarietà a tutti i cittadini.
Mi dispiace non condivide la vostra posizione.
Viscardo Bonvicini
Caro Viscardo,
RispondiEliminaprobabilmente c'è un fraintendimento della posizione espressa dall'IDV di Gualtieri, che riporto di seguito: "L’IDV di Gualtieri non è contraria alla libertà di culto e riconosce il diritto di ognuno a professare la propria fede:
"Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume” (Art. 19. Della Costituzione Italiana). I valori della Costituzione per noi dell'IDV sono sacri e ci batteremo, come abbiamo già fatto, contro chiunque voglia stravolgerli per i propri interessi.
L'IDV ha posto solo una questione relativa al luogo, ritenuto non "felice" in ragione del fatto che tale scelta ha originato un malcontento, che se vogliamo definirlo strumentale facciamolo pure, cavalcato ad arte dalle opposizioni. Il buonsenso in certi casi deve prevalere rispetto a posizioni di principio. Ritengo giusto "ascoltare" anche chi non la pensa come noi; trovare un punto d'incontro, se ne esistono i presupposti, a volte è possibile.
Per finire, condivido con convinzione il pensiero di Don Milani.
Annibale Maione IDV Gualtieri