Benvenuti nel blog di IdV Gualtieri
domenica 18 ottobre 2009
ARROGANZA E PREPOTENZA SENZA LIMITI
Gli arroganti e i prepotenti sono sempre pronti ad avviare, allo scopo di distruggere l'immagine di coloro che ostacolano i loro progetti, la solita campagna denigratoria.
Questa volta è toccato al Giudice Raimondo Mesiano, il quale ha il solo torto di avere emesso una sentenza non gradita all'arrogante di turno; che guarda caso da un pò di tempo in quà è sempre lo stesso.
Alle ore 10 del mattino, a "Mattino 5", una delle trasmissioni Mediaset più seguite va in onda “l’Operazione Mesiano”.
Obiettivo: distruggere la credibilità del giudice che recentemente ha condannato la FININVEST di Berlusconi a risarcire 750 milioni di euro alla CIR di De Benedetti. Registi dell’operazione un manipolo di "fidati" giornalisti al soldo del Capo. La tecnica è raffinata. Il conduttore annuncia un filmato in esclusiva. C’è un uomo che fuma una sigaretta mentre attende il turno dal barbiere. Cammina avanti e indietro, attraversa il semaforo, si siede su una panchina. Nulla di eccezionale, gesti quotidiani che appartengono a ciascuno di noi. Ma ecco che parte il killeraggio mediatico. Guardate e ascoltate il video. “Cammina avanti e indietro” viene ripetuto più e più volte. “E’ impressionante – dice la giornalista – non riesce a stare fermo”. “Fuma l’ennesima sigaretta della mattina”. Parte il primo colpo: Mesiano è un uomo nervoso, instabile, insicuro, incerto, dunque inaffidabile. E poi ancora. Indossa mocassini bianchi su calzini turchesi – dice la giornalista – come fosse un il chiaro ed inequivocabile segno di follia. Forse la normalità è andare a puttane a settant'anni suonati e farsi chiamare "Papi" da minorenni che non sono proprie figlie. Vero signora "giornalista"? Così si distrugge la dignità umana e professionale di un uomo, di un onesto servitore dello Stato. L’olio di ricino ha lasciato il posto ai più moderni pixel di una telecamera e a una vocina, che senza mostrarsi, colpisce il malcapitato di turno. Questo è fascismo.
Su questo caso ha preso posizione il Presidente del CSM, Nicola Mancino:"Bisogna rispettare un giudice che fa una sentenza. Se la sentenza non è condivisibile c'è il grado successivo di giudizio."
Anche l'ANM (Associazione Nazionale Magistrati) si è fatta sentire:"Stupefacente e vergognoso il fatto che il giudice Raimondo Mesiano, reo unicamente di aver pronunciato una condanna della Fininvest al pagamento di una somma di denaro in una controversia civile, venga spiato e inseguito dalla rete televisiva di tale gruppo mentre compie le proprie attività quotidiane, il tutto per denigrare e svilire la sua persona. Difenderemo a oltranza i valori della Costituzione."
Ovviamente anche contro Mancino e ANM è arrivato puntuale l'attacco del "FIDO" CAPEZZONE che mette in dubbio Mancino e in discussione le competenze di ANM. Ma a proposito, Capezzone non era quel brillante giovane RADICALE che non perdeva occasione per attaccare l'arroganza del POTERE? Cosa gli avrà fatto cambiare, RADICALMENTE, idea? ...
IdV Gualtieri
venerdì 16 ottobre 2009
AIUTO PER GLI AMMALATI MENTALI

Oggi vogliamo porre all'attenzione dei nostri visitatori un tema "scottante"che riteniamo debba essere affrontato senza remore; il tema riguarda le persone che soffrono di disturbi psichici.
I casi di follia sono in aumento in tutto l'Occidente, soprattutto fra i giovani, a causa della vita stressante, quasi "disumana" che conduciamo.
Alcuni psichiatri, sostengono che la 180 detta anche "legge Basaglia" dal nome del suo ispiratore, che nel 1979 cancellò i manicomi, non ha funzionato perché non è stata applicata.
Noi pensiamo che tale legge abbia dei limiti. La teoria di base della legge è che "il malato di mente è un malato come tutti gli altri". Poi nel corso degli anni ci si è accorti che non è del tutto vero. Per anni i cosiddetti "psichiatri democratici" si sono opposti alla creazione di strutture permanenti ma di dimensioni limitate definendole minimanicomi.
La riforma voluta da Basaglia è sicuramente da ritenersi incompleta. Le strutture di risocializzazione, quando non mancano, non funzionano a causa dell'insufficienza di personale specializzato.
Quando esistevano i manicomi erano in centomila gli ospiti che ne riempivano le stanze. Oggi sono più di 300mila gli interventi su pazienti psichiatrici negli ospedali. Spesso si tratta di giovani, single e disoccupati. Disperati e a volte aggressivi con se stessi e con chi li assiste. L’Istituto superiore della sanità ha individuato nel maschio di età media il paziente più turbolento che staziona anche per mesi nei dipartimenti di salute mentale. Uno studio su un corposo numero di degenti ha messo in evidenza due aspetti. Il tre per cento di questi pazienti si comporta in modo aggressivo, si limita a scoppi verbali di ira. E così la degenza nei reparti psichiatrici, che mediamente dovrebbe durare 20 giorni, si dilata fino a superare i tre mesi e diventa una forma di salvaguardia sociale. L’uscita dall’ospedale, però, è ancora più traumatica; la rete di assistenza che dovrebbe curare questi malati e reinserirli lentamente nella società è carente.
Non si fa tutto il possibile per proteggere i malati psichiatrici da loro stessi e chi gli sta attorno.
L’impianto della legge 180 potrebbe essere considerato buono: le urgenze in ospedale, gli ambulatori per fare regolari visite, cure e sorvegliare. Poi ci si ferma lì.
Non sempre sono presenti sul territorio ambienti stimolanti dove si possa avviare un processo di risocializzazione. Sono cure lunghe che non si possono fare in ambulatorio, vanno praticate in ambienti altamente specializzati, confortevoli e non di tipo repressivo. E tutto questo non è stato fatto. Con la conseguenza che i pazienti psichiatrici vengono lasciati in balia di se stessi e si possono ritrovare per strada alla stregua dei barboni, abbandonati dalla famiglia che non riesce a gestirli. E purtroppo molti di loro sono giovani.
Un malato non curato può diventare più pericoloso; la mancanza di cure e di riabilitazione può cronicizzare la malattia e questo può incidere anche sulla pericolosità.
Un nostro simpatizzante ci ha inviato un interessante contributo riguardante il tema in oggetto:
"Nel distretto della Bassa Reggiana non esiste un vero e proprio centro diurno per chi ha problemi psichici. Per questo motivo vorrei che i nostri rappresentanti ponessero la questione nel consiglio dell'unione dei comuni. Il problema non è da sottovalutare, perchè purtroppo le persone colpite da malattie mentali sono in aumento. Si rende perciò indispensabile un luogo dove queste persone si possano incontrare per socializzare, pranzare insieme, fare dei lavoretti in un laboratorio. Oltre a creare un diversivo alla loro solita routine, può alleviare la tensione dei loro famigliari. Ci sono due centri diurni nel distretto della Montagna, uno a San Polo, uno a Scandiano, uno a Correggio e svariati a Reggio Emilia. A Guastalla, invece di ampliarlo, visto l'aumento della domanda, ne è stato drasticamente ridotto lo spazio per fare posto a diversi ambulatori. La struttura dovrebbe essere ampliata, in modo di avere uno spazio sufficientemente idoneo. In alternativa si potrebbe costruire un edificio adiacente o addirittura pensare di uscire dal Centro di Sanità mentale e trovare un locale adatto allo scopo. Attualmente il Centro è seguito da un infermiere professionale e una educatrice. Quando queste persone vanno in ferie o si ammalano non vengono sostituite e, fino al loro rientro, i pazienti che frequentano il Centro sono costretti a rimanere a casa. Prevedere un figura che sostituisca, al bisogno, il suddetto personale garantirebbe il servizio in modo continuativo. Inoltre si potrebbe prevedere l'assunzione di un ulteriore figura professionale, in modo da accogliere più pazienti (che non mancano) e aumentare il tempo di permanenza degli stessi nella struttura. Sarebbe utile la disponibilità di un pulmino in grado di trasportare 8/9 persone; ciò permetterebbe agli operatori di organizzare qualche uscita di gruppo, oltre che a trasportare i pazienti che hanno necessità, dall'abitazione alla struttura e viceversa."
IdV Gualtieri
martedì 13 ottobre 2009
I Nostri esponenti in Consiglio Comunale
I nostri rappresentanti, iscritti all'Italia dei Valori dal 2008, sono alla loro prima esperienza politica, ma hanno tanta voglia di fare bene.
Il loro primo obiettivo è di lavorare per il bene dell'intera comunità di Gualtieri, nel rispetto del programma stabilito con gli alleati della maggioranza in campagna elettorale.
Inoltre hanno il gravoso compito di dimostrare, come da indicazione del nostro Presidente Antonio Di Pietro, che la Politica si può cambiare in meglio solamente stando dentro le istituzioni.
Buon lavoro ragazzi.
IdV Gualtieri
Giorgio Rossi - Consigliere Comunale
Annibale Maione (Ennio) - Consigliere Comunale
venerdì 9 ottobre 2009
"YES WE CAN!" COMPLIMENTI MR. OBAMA.

La Commissione di Oslo ha conferito al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama il Nobel per la pace. Decisivo, per tale conferimento è stato il suo impegno sul nucleare.
Il premio Nobel è una onorificenza assegnata dal governo svedese, consegnata annualmente a persone che si sono distinte per aver svolto eccezionali ricerche, inventato tecniche o equipaggiamenti rivoluzionari, e portato contributi eccezionali alla società. Viene generalmente visto come l'encomio supremo del mondo odierno. Il premio fu istituito in seguito alle ultime volontà di Alfred Nobel, industriale svedese e inventore della dinamite, firmate al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre 1895. La prima assegnazione dei premi risale al 1901, quando fu assegnato il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica. Dal 1969 si assegna anche il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel. I premi Nobel nelle specifiche discipline (chimica, fisica, letteratura e medicina) ed il premio per l'economia sono comunemente ritenuti i più prestigiosi premi assegnabili in tali campi.
Il premio Nobel per la pace conferisce grande prestigio, sebbene sia spesso fonte di controversie politiche.
Il Nobel a Barack Obama è il riconoscimento a uno STATISTA che, nonostante la giovane età, è riuscito a dimostrare il suo grande valore MORALE, ETICO e POLITICO, conquistandosi la fiducia del MONDO CIVILE.
Non possiamo che essere d'accordo con tale scelta ed applaudire con entusiasmo.
Oggi più che mai il MONDO, Politico e non, ha bisogno di ESEMPI come quelli incarnati dal Presidente Obama.
Complimenti PRESIDENTE OBAMA, la sua GRANDEZZA UMANA fa apparire ancora più piccoli e meschini, se possibile, tanti uomini politici nostrani che in questi giorni stanno mostrando al MONDO tutta la loro pochezza.
IdV Gualtieri
mercoledì 7 ottobre 2009
La consulta ha bocciato il Lodo Alfano: è ILLEGGITTIMO!

B: "Come sono triste oggi; perchè questi Giudici non mi capiscono...?"
A.: " Non preoccuparti Capo ho già pronto il piano B".
Le persone ONESTE, coloro che credono nella GIUSTIZIA, possono gioire:
la Legge è ancora uguale per tutti.
La Consulta - secondo quanto appreso dall'ANSA - ha bocciato il 'lodo Alfano' per violazione dell'art.138 della Costituzione, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata dal 'lodo' per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il 'lodo' è stato bocciato anche per violazione dell'art.3 (principio di uguaglianza). L'effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.
IL COMUNICATO DELLA CONSULTA
Da Palazzo della Consulta è stato diffuso il seguente comunicato: "La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal GIP del Tribunale di Roma"
Grazie!La nostra fiducia nella Giustizia è stata ripagata.
IdV Gualtieri
sabato 3 ottobre 2009
Un altra triste fatalità? o ...

Un violento nubifragio ha colpito la provincia di Messina, provocando frane, smottamenti e, al momento, 21 morti. Alle persone colpite la nostra doverosa solidarietà.
Non si tratta di triste fatalità
La natura non fa sconti. Prima o poi, gli errori ricadono addosso a chi li ha compiuti. Seminando la morte, come vediamo a Messina. il territorio italiano è sfruttato, martoriato, malgovernato, più l’Italia si sbriciola e si impantana in una melma che ingoia vittime, provoca crolli, dispersi, assenza d’acqua potabile, quindi disperazione. Legambiente certifica che nel 77% dei comuni sono state costruite abitazioni e nel 56% fabbricati industriali in aree a rischio. Ancora numeri, eloquentissimi. 5.581 comuni italiani a rischio idrogeologico di cui 1.700 per frane, 1.285 per alluvioni, 2.596 per frane e alluvioni insieme. Nella sola Sicilia, 272 comuni a rischio e 91 nel Messinese. Il record appartiene al Piemonte con 1.046 comuni in pericolo, l’opposto della Sardegna che ne registra appena 42.
Comuni del Nord e del Sud hanno permesso di edificare in aree di esondazione. Il pericolo cresce perché, come i climatologi insegnano, siamo definitivamente entrati in una fase in cui i fenomeni atmosferici sono più violenti e imprevedibili. L’essenza dei nuovi problemi idrogeologici è tutta qui: in tre giorni può cadere la stessa quantità di pioggia di un’intera stagione. Anche tanti cittadini comuni, a ragione, individuano nell’abusivismo edilizio la vera causa dei disastri.
Troppo spesso a non (voler) comprendere sono le amministrazioni locali. Solo a Roma sono in esame 85 mila domande di condono presentate tra i primi anni Novanta e il 2003. Ciò significa che l’abusivismo dilaga sotto le amministrazioni e i governi di ogni segno politico. La corresponsabilità è generale. Quasi un marchio culturale collettivo, qui l’Italia segna una fortissima differenza col resto dell’Europa. Siamo di fronte a un problema di scarsissimo rispetto delle leggi.
Nel resto d’Europa l’abusivismo o non c’è o si registra in forme assolutamente marginali.
Cosa fare? Occorre semplicemente la repressione, che manca completamente. Perché parliamo di reati gravi che vanno repressi. Invece il fenomeno continua a crescere. Nell’indifferenza generale. Già, l’indifferenza. Nemmeno l’abusivismo riguardasse solo chi lo produce e non si trasformasse invece, come realmente accade, nel depauperamento di un patrimonio collettivo che la Costituzione ci impone di salvaguardare (articolo 9: «La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»).
Il PONTE sullo STRETTO.
Prima di costruire nuove cubature, sarebbe assai meglio riassestare le vecchie costruzioni e soprattutto occuparsi della cura del territorio. Ma sembra impossibile ragionare così.
Vero Sig. Presidente del Consiglio? Da diversi anni 'Italia nostra', Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, produce documenti realizzati da eccellenti professionisti. Tali documenti sono stati inviati al Governo e alle amministrazioni locali. Qualcuno li ha letti? eppure è tutto già scritto lì..... 'Italia nostra' è accusata di essere contro lo sviluppo, nemici di qualsiasi ipotesi di edificabilità. Falso. Italia nostra chiede solo di intervenire dopo aver analizzato attentamente le caratteristiche del luogo e il suo livello di sostenibilità. Ma a proposito... .
'Italia nostra' è da sempre contraria alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Ora qualcuno dovrà spiegare con quale coraggio, dopo una simile catastrofe, si può immaginare di dar vita a una simile grande opera su un territorio, come quello siciliano, tanto gravido di pericoli e di incognite.
IdV Gualtieri
venerdì 2 ottobre 2009
CHI E’ DAVVERO LA QUINTA COLONNA DI BERLUSCONI

Pubblichiamo con piacere un commento dell' On. Massimo Donadi, capogruppo dell'IdV alla Camera dei deputati, riguardante l'intervento del "bellone senza macchia" dell'UDC. Meditate gente, meditate...
IdV Gualtieri
Oggi, durante il voto finale sullo scudo fiscale, quel campione di oppositore che si chiama Pierferdinando Casini ha definito l’opposizione di Italia dei Valori irresponsabile ed infantile. E ancora, che con un’opposizione come quella di IDV, Berlusconi rimarrà al Governo per altri 60 anni.
Parole quelle del leader dell’Udc sottoscritte dall’applauso del Partito Democratico.
Al riguardo, mi limito a menzionare due episodi accaduti in questi giorni che credo, davvero, non abbiano bisogno di commenti.
Martedì, 29 settembre 2009.
Alla Camera dei Deputati, il centrodestra respinge le pregiudiziali di costituzionalità sullo scudo fiscale presentate dall’opposizione con 50 voti di scarto. Le pregiudiziali sarebbero state approvate ed il provvedimento decaduto se l’opposizione, Pd e Udc, non fosse stata latitante. Alla votazione, infatti, erano assenti:
51 deputati del Pd
6 deputati dell’Udc
2 dell’Idv
Venerdì, 2 ottobre 2009.
Replica. Il centrodestra approva lo scudo fiscale. Il provvedimento al voto finale passa per una differenza di voti risibile (20 voti). Alla votazione erano assenti:
22 deputati del Pd
6 deputati dell’Udc
1 dell’Idv
Lascio a voi ogni valutazione ed ogni commento sui numeri e su chi Berlusconi deve ringraziare se governerà per altri 60 anni.