
Sembra proprio di si. Stavolta scritta a quattro mani; il ddl sul processo breve e' stato presentato dal gruppo Pdl e sottoscritto dalla Lega al Senato. Firmatari Gasparri e Quagliariello. Il ddl, composto da 3 articoli, prevede, tra l'altro, la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati ''inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione'' se sono trascorsi piu' di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Il provvedimento entra in vigore il giorno dopo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Riportiamo alcuni commenti autorevoli
Baldassarre"Incostituzionale" e "imbarazzante": così il presidente emerito della Consulta Antonio Baldassarre, considerato vicino al centro destra, giudica il ddl sul processo breve. E spiega ,dicendosi "desolato innanzitutto come cittadino", che il provvedimento viola il principio di uguaglianza soprattutto perché si applica a "reati gravissimi, come quelli di corruzione e concussione" mentre tra quelli esclusi ce ne sono alcuni "lievi". "Non è una cosa seria,visto che stiamo parlando di leggi e non di regali".
ANM: ddl devastante, dubbi di costituzionalità - Una riforma con "effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia": così l'Associazione nazionale magistrati giudica il ddl sul processo breve. E parla di "inevitabile prescrizione per reati gravi", esprimendo "forti dubbi di costituzionalità". La lettura del disegno di legge sul "processo breve" "conferma e aggrava le forti perplessità già espresse ieri dall'Anm nell'incontro con la Consulta per la giustizia del Pdl", affermano in una nota il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini. E spiegano: "gli unici processi che potranno essere portati a termine saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di eccezioni, che pone forti dubbi di costituzionalità. E' impensabile, infatti, che il processo per una truffa di milioni di euro nei confronti dell'imputato incensurato si estingua, mentre debba proseguire il processo per una truffa da pochi euro, commessa da una persona già condannata, magari anni prima, per altro reato". "Saranno invece destinati a inevitabile prescrizione - avvertono - tutti i processi per reati gravi, quali abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino". Per tutti questi reati "sarà impossibile arrivare a una sentenza di primo grado entro due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio, quindi sarà sempre impossibile accertare i fatti. Più che di una amnistia, si tratta di una sostanziale depenalizzazione di fatti di rilevante e oggettiva gravità". "Truffatori di professione, evasori fiscali, ricettatori, corrotti e pubblici amministratori infedeli che non abbiano già riportato una condanna, avranno la certezza dell'impunità" sottolineano ancora Palamara e Cascini, che poi puntano l'indice anche contro la norma transitoria che estende ai processi in corso l'applicazione delle nuove disposizioni. "E' destinata a determinare - dicono - l'immediata estinzione di decine di migliaia di processi, anche per fatti gravi. Per limitarci a qualche esempio, la legge provocherà l'immediata estinzione di gran parte dei reati nei processi per i crac Cirio e Parmalat, per le scalate alle banche Antonveneta e Bnl, per corruzione nel processo Eni-Power.
Bongiorno : stupita per reati immigrazione - "Suscita un certo stupore la scelta di includere nell'elenco dei reati di grave allarme sociale, come quelli di mafia e terrorismo, l'immigrazione clandestina che è una semplice contravvenzione peraltro punita con una banale ammenda". Lo ha detto all'ANSA il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno a proposito del ddl sul 'processo breve' appena presentato al Senato da Pdl e Lega.
Una riflessione: possibile che per salvare un individuo, non esemplare dal punto di vista della correttezza, si debba creare un macello legislativo rischiando di avere un Paese dove tutti si sentiranno autorizzati a essere scorretti?
IdV Gualtieri
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