Benvenuti nel blog di IdV Gualtieri

Lo scopo di questo blog è di dare la possibilità, a chi non ci conosce personalmente, di segnalarci situazioni particolari sul territorio ed eventualmente suggerirci migliorie da realizzare. Inoltre vorremmo trattare avvenimenti politici a carattere nazionale ed internazionale, condividendoli con tutti coloro che lo vorranno.

sabato 27 febbraio 2010

"GIUDICI TALEBANI"



Sconvolgente!

Caro Presidente del Consiglio, non è ora che la smetta di fingersi VITTIMA dei GIUDICI?







Dal Blog dell'On Massimo Donadi

"Hanno una bella faccia tosta Verdini, Cicchitto, Capezzone, Gasparri e compagnia bella ad esultare. Capiamo le esigenze dei minuetti di corte, ma a cosa si deve tanta gioia proprio non si capisce.

“C’è un giudice a Berlino!” hanno gridato in coro, facendo strame del povero Bertold Brecht, che si starà rivoltando nella tomba, pensando all’uso spregiudicato che la destra sta facendo del povero mugnaio prussiano, protagonista di un suo celebre racconto, vessato dai soprusi del potere.

Bastano due concetti, semplici semplici, per cancellare la tracotanza che portano stampata in faccia in queste ore nei salotti tv e nei cinegiornali compiacenti: la prescrizione non cancella il reato. Se c’è un corrotto, c’è anche un corruttore. E se il reato è stato prescritto è solo perché, con arroganza e protervia, questa maggioranza ha approvato la legge che accorcia i tempi della prescrizione, la ex-Cirielli per capirci.

Qualcuno dovrebbe spiegarlo anche ai cinegiornali della Rai che oggi, per ben due volte, nel titolo e nel servizio, hanno definito "assoluzione" la prescrizione per l'avvocato inglese.

Verdini, Cicchitto, Capezzone, Gasparri e compagnia bella, piuttosto, dovrebbero chiudersi in casa per la vergogna ed il presidente del Consiglio dovrebbe avere la decenza di dimettersi perché la sentenza della Cassazione non solo conferma che Berlusconi è stato il corruttore di David Mills ma che il suo impero affonda le radici nel malaffare, nell’illegalità e nella corruzione.

Per la verità, in un paese normale, si sarebbe dovuto dimettere già da un pezzo. Ma siamo in Italia ed il presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi che marcia a tappe forsennate verso l’obiettivo finale: legittimo impedimento e processo breve.

La Cassazione ha confermato uno per uno tutti gli eventi e le circostanze tra il signor Mills e mister B. Non solo. Ha confermato che le società offshore All Iberian sono state lo strumento con il quale il Cavaliere ha costruito le sue ingenti fortune. Nei fondi neri di quelle società erano custoditi più di mille miliardi di vecchie lire, con i quali Berlusconi ha spadroneggiato illegalmente, comprato abusivamente proprietà televisive, corrotto giudici, comprato sentenze, corrotto il Parlamento ed il governo per farsi approvare leggi favorevoli.

Per la cronaca, ricordo che Bettino Craxi, allora presidente del Consiglio, fu ricompensato per l’approvazione della legge Mammì con 21 miliardi di vecchie lire.La smettano, dunque, le prefiche del centrodestra di stracciarsi le vesti e di gridare alla fine della persecuzione, alla sconfitta del rito ambrosiano. Non c’è proprio niente da festeggiare visto che la sentenza conferma in toto il gravissimo caso di corruzione. Se hanno vinto questa battaglia è solo perché hanno truccato le carte. Ma la partita è ancora aperta.

Su legittimo impedimento e processo breve daremo battaglia.
Se ne potrà inventare una al giorno di legge ma nessuna di queste lo metterà al riparo dal giudizio degli italiani."

IdV Gualtieri

venerdì 26 febbraio 2010

DISASTRO AMBIENTALE, COLPITO IL PO.





E' in atto un disastro ambientale di proporzioni, almeno al momento, non quantificabili. Penso che sia giusto dargli il giusto peso. L'onda oleosa e maleodorante è già arrivata sul nostro tratto (vedi foto).


Non so quanto può essere fattibile, ma propongo una denuncia collettiva contro ignoti per disastro ambientale con relativa costituzione di parte civile.


Di seguito un contributo tratto da un articolo del Corriere della Sera on line:


"C'è un atto doloso all'origine della grossa perdita di petrolio dal serbatoio dell'ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta (Monza). Complice la pioggia, i liquami di sversamento sono finiti nel fiume Lambro che scorre poco lontano.
L'onda nera avanza inesorabile. I migliaia di metri cubi di idrocarburi fuoriusciti dall'ex raffineria Lombarda Petroli della Brianza, anche se in parte contenuti dagli sbarramenti, hanno percorso tutto il fiume Lambro, sono arrivati al Po in provincia di Piacenza, all'alba di martedì arriveranno in quella di Parma e presto, in poco meno di tre giorni, raggiungeranno il mare Adriatico.

Nel frattempo la procura di Monza ha aperto un fascicolo per disastro ambientale e inquinamento delle acque. Secondo indiscrezioni, ci potrebbe essere un giro di speculazione edilizia sull'area della vecchia raffineria. I fratelli Addamiano (Giosuè, Rosario e Matteo), gli artefici di «Ecocity, il più grande progetto multifunzionale della Brianza», originari di Cerignola, in provincia di Foggia, ieri erano irreperibili. Come del resto Enzo Tagliabue, il proprietario della ex raffineria Lombarda Petroli. C'è chi parla di un avvertimento mafioso: le infiltrazioni della ’ndrangheta a Buccinasco sono note, ma anche Desio non è estranea al fenomeno....."

IdV Gualtieri

domenica 14 febbraio 2010

ATTENZIONE! vogliono creare corpi paramilitari...



L'Italia dei Valori vigila, ma non possiamo continuare a farlo da soli. Quando diciamo che la DEMOCRAZIA è in pericolo, ci dicono che siamo prevenuti nei confronti di BERLUSCONI e del suo esercito di lacchè. Ascoltate l'intervento dell'On.Antonio Borghesi e riflettete.

IdV Gualtieri

mercoledì 10 febbraio 2010

FOIBE, UN ALTRA PAGINA TRISTE DELLA STORIA.





10 febbraio 1947: l'Italia, uscita sconfitta dal conflitto mondiale, oltre a restituire tutti i territori occupati dalle sue truppe nel corso della guerra si impegnava a cedere alla Jugoslavia la città di Fiume, il territorio di Zara, le isole Pelagosa e Lagosta, parte dell'Istria, del Carso triestino e goriziano e dell'alta valle dell'Isonzo.





Gli italiani residenti in quelle zone furono costretti ad abbandonare le loro case. E in tanti lasciarono anche il ricordo di quanti non c'erano più, vittime dell'odio etnico, uccisi dai partigiani di Tito nel modo più spietato: gettati e abbandonati nelle foibe.


Le foibe sono profonde fratture carsiche, all'interno delle quali numerosi italiani e oppositori dei comunisti yugoslavi hanno trovato la morte dopo un volo di centinaia di metri e una lunga agonia tra atroci sofferenze.

Quante sono state le vittime di questa altra follia umana? Sicuramente più di quante la storia racconta.

Per questo motivo il 10 febbraio è diventato il «giorno del ricordo»; è un dovere ricordare e commemorare i morti e i profughi di quei giorni.

IdV Gualtieri

venerdì 5 febbraio 2010

L'IdV non è in vendita!


Ci rendiamo conto che vogliono fermare l'ascesa dell'IdV a tutti i costi e con ogni mezzo. Le prossime elezioni Regionali sono troppo importanti per misurare il grado di tenuta di questo Governo inaffidabile, lontano dai bisogni reali della popolazione, soprattutto di quelle fasce più deboli che soffrono a causa della crisi economica.

Questo Governo non è in grado di dare risposte concrete ai lavoratori che stanno perdendo il loro posto di lavoro, ma nonostante tutto vogliono rimanere al POTERE per salvaguardare i propri interessi, che sono tanti.

Per questa ragione devono trovare argomenti per screditare il PARTITO che più li infastidisce.
L'Italia dei Valori non è in VENDITA. Noi non siamo la LEGA.Chiedete a Bossi perchè ha smesso di parlare male di Berlusconi(?).

Vogliamo porre alla Vostra attenzione un articolo dell'On. Donadi, riguardante l'attacco senza alcun fondamento portato al nostro Presidente Antonio Di Pietro. Noi sappiamo dovè la verità....

“E’ iniziata l’ennesima offensiva contro Italia dei Valori ed il suo leader Antonio Di Pietro. I grandi burattinai, che agitano gli spauracchi dei falsi scoop di queste ore, sanno di avere in mano il nulla ma questo non li spaventa.

Hanno gli strumenti, i mezzi finanziari e le motivazioni per creare fantasmi che poi “media” compiacenti, trasformeranno in sospetto e, quindi, in tentativo di delegittimazione. Il nulla, questa volta, davvero è desolante.

Una cena per gli auguri di Natale in una caserma dei carabinieri. Organizzata dal comandante della Caserma. Presenti solo funzionari dello Stato e dei carabinieri. Vengono addirittura scattate foto ricordo. Certo! Contrada, presente alla cena, viene arrestato due settimane dopo, ma nessuno dei presenti aveva la sfera di cristallo. Tutti i presenti, inoltre, a distanza di vent’anni, confermano che era solo una cena per lo scambio di auguri.

Eppure, intorno a quella cena scoppia la ridda delle insinuazioni, che nascono, oltretutto dalle farneticazioni di Mario Di Domenico, grafomane e pluricondannato per le sue strampalate azioni giudiziarie contro IdV e Di Pietro. Quello che sta accadendo in queste ore è la dimostrazione che, in questo paese, non solo la politica ma anche potentati economici e finanziari si muovono in spazi a dir poco opachi. Sono quegli stessi poteri, a partire dal gruppo economico che fa a capo a Berlusconi, che, vent’anni fa, con la politica facevano affari e hanno contribuito a creare quel sistema perverso, politico-affaristico, che tanto ha danneggiato l’economia e l’imprenditoria sana di questo Paese.

Potentati economico-finanziari che da sempre si abbuffano alla mangiatoia pubblica e beccano sonore bastonate ogni volta che si confrontano sui mercati. Gente che, per vivere, per continuare a fare affari e prosperare, ha bisogno di un politica debole, sensibile alle lusinghe dell’economia, venendo ripagata da uno Stato che svende i suoi gioielli all’imprenditoria pubblica e cede servizi, beni pubblici o reti infrastrutturali a prezzi di realizzo.
Potentati economici che controllano grandi e piccoli giornali che usano, per difendere i loro referenti politici ed attaccare i loro avversari.

Italia dei Valori questi potentati, presidente del Consiglio in testa, li ha tutti contro per una ragione semplicissima. Perché non siamo in vendita, perché non siamo disponibili a sacrificare l’interesse collettivo all’interesse particolare di nessuno. Per questo siamo inaffidabili e quindi pericolosi e, quindi, nemici da abbattere.

Fino a quando Italia dei Valori viaggiava intorno al 2% dei consensi, ci potevano anche tollerare come una presenza quasi folcloristica. Ma oggi facciamo paura, oggi andiamo fermati. C’è tutto questo dietro agli attacchi dei giornali di oggi. Lo hanno fatto, ogni volta che hanno potuto, ma stavolta è un attacco concentrico e sistemico.

Resisteremo anche a questo. E’ da questa consapevolezza che nasce la nostra forza e la nostra determinazione ad andare avanti. Ogni schizzo di fango è una medaglia da appuntare sul petto.”

IdV Gualtieri
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