Benvenuti nel blog di IdV Gualtieri

Lo scopo di questo blog è di dare la possibilità, a chi non ci conosce personalmente, di segnalarci situazioni particolari sul territorio ed eventualmente suggerirci migliorie da realizzare. Inoltre vorremmo trattare avvenimenti politici a carattere nazionale ed internazionale, condividendoli con tutti coloro che lo vorranno.

venerdì 26 marzo 2010

«Prese tangente per alzare il prezzo di un farmaco». Indagato senatore Pdl


MILANO — Una tangente di 100.000 euro stanziata nel 2005 dal colosso farmaceutico Ferring per un mediatore e per un senatore, allora sottosegretario alla Salute nel secondo governo Berlusconi e oggi responsabile nazionale per la Sanità del Pdl, allo scopo di far registrare il nuovo farmaco anti-infertilità Meropur al prezzo maggiore (3 euro in più a fiala) voluto dalla società produttrice. E fondi neri aziendali per 2 , 7 milioni d i euro nel 2002-2006, creati con false fatture d’acquisto di decine di migliaia di «libri scientifici», per corrompere medici e far sì che sempre più endrocrinologi prescrivessero ai pazienti l’ormone della crescita commercializzato Zomacton dalla ditta.

Per queste due imputazioni di corruzione la Procura di Milano, oltre a indagare il senatore del Pdl Cesare Cursi e i vertici dell’epoca della multinazionale farmaceutica Ferring (culla in Svezia, base in Svizzera, 3.700 dipendenti e 850 milioni di euro di fatturato in 45 Paesi), chiede al gip Gaetano Brusa che la divisione italiana, ora affidatasi all’avvocato Massimo Dinoia, sia temporaneamente interdetta dal contrattare con il Servizio Sanitario Nazionale.

L’indagine dei pm Laura Pedio e Antonio Pastore nasce dalla scoperta, in una verifica fiscale della Guardia di Finanza, delle anomale fatturazioni tra l’azienda e una libreria di Chieti Scalo che le avrebbe venduto 86.000 libri scientifici quando il suo magazzino risultava aver trattato mille volumi in tutto.

Spiegano ai pm il mistero alcuni dirigenti interni o responsabili regionali degli informatori scientifici, raccontando come chi non raggiungeva i budget prefissati venisse convocato e denigrato in pubblico: «La direzione commerciale ci chiese di stipulare una sorta di accordo nel quale la remunerazione del medico era in funzione al numero di pazienti che il medico procurava» nel mercato degli ormoni della crescita, conteso tra pochi prodotti e quasi tutti uguali, dove dunque era cruciale «fidelizzare» quanti più possibili fra i 650 specialisti del ramo. Anche con «un vero e proprio tariffario» della corruzione: « 2.000 euro per nuovo cliente acquisito, poi 1.500 euro all’anno per cliente mantenuto in terapia».

Risultato delle vendite: +53% rispetto al 2000, con punte persino del 77%. La casa madre sapeva?

FONTE: l'ALTRA NOTIZIA.

giovedì 25 marzo 2010

UN ALTERNATIVA AI TERMOVALORIZZATORI





Marzio Portioli, candidato IdV alle Elezioni Regionali del 28 e 29 marzo 2010
, ieri sera presso l'Hotel Classic di Reggio Emilia ha illustrato una valida alternativa ai termovalorizzatori. Un alternativa facilmente attuabile, pulita ed economica. Perchè non viene presa nella dovuta considerazione dalle Istituzioni preposte?

Alla serata di ieri hanno partecipato, oltre al nostro Marzio, tre illustri ospiti: la Dott.ssa Boccafogli Speranza e gli Ingegneri Trancossi Michele e Parolin Claudio. Molto apprezzati gli interventi dei quattro relatori, da parte di un pubblico non numeroso ma attento e interssato.


I Parte dell'intervento.

mercoledì 24 marzo 2010

LA DISOCCUPAZIONE AVANZA.





ROMA - Continua, per il quarto trimestre consecutivo, il calo dell'occupazione, mentre si allarga la disoccupazione.

Gli occupati nella media 2009 sono diminuiti di 380mila unità rispetto alla media 2008. Lo comunica l'Istat, sottolineando che si tratta del primo calo annuale dal 1995. Il tasso di disoccupazione medio è salito al 7,8% dal 6,8% del 2008.

Il risultato negativo dell'occupazione totale tiene conto della riduzione molto accentuata della componente italiana (-527mila unità), controbilanciata dalla crescita, pur se con ritmi inferiori al passato, di quella straniera (+147mila unità, di cui 61mila uomini e 86mila donne).

Nel quarto trimestre 2009 l'offerta di lavoro, in termini congiunturali e destagionalizzati, è scesa dello 0,2% (-36mila posti), mentre in termini tendenziali (dati non destagionalizzati) è scesa dell'1,8% (-428mila posti). Il tasso di disoccupazione nel IV trimestre è dell'8,2% in termini congiunturali (dato destagionalizzato, con un + 0,3% - per trovare analogo risultato bisogna risalire al primo trimestre 2004) e all'8,6% in termini tendenziali non destagionalizzati (+1,5%): si deve arrivare al quarto trimestre del 2001 per registrare un analogo risultato.

L'occupazione nel 2009 è scesa in media dello 0,5% (127mila unità in meno). Il tasso di disoccupazione medio annuo si attesta al 7,8% (+1% rispetto al 2008). I posti di lavoro persi nella media del 2009 rispetto al 2008 è di 380mila unità: è il primo calo dal 1995.

Nella media del 2009 - sottolinea l'Istat - alla flessione particolarmente robusta dell'occupazione maschile (-2% pari a 274mila unità in meno rispetto alla media 2008) si associa quella meno accentuata dell'occupazione femminile (-1,1% pari a 105mila unità). Il calo dell'occupazione si concentra al sud (-3% pari a 194 mila unità in meno) ma è alto anche nel nord (-1,3% pari a 161 mila unità in meno) mentre resta contenuto al centro (-0,5% pari a 25 mila unità in meno).

La perdita dell'occupazione è la sintesi di una riduzione molto accentuata della componente italiana (-530mila unità), a fronte di una crescita, con ritmi inferiori al passato, di quella straniera. Al protrarsi del calo dell'occupazione autonoma, dei dipendenti a termine, dei collaboratori si associa l'amplificarsi della riduzione dei dipendenti a tempo indeterminato, in particolare nelle piccole imprese.

Il tasso di occupazione è pari al 57,1%, con una diminuzione di 1,4 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2008 (58,5%), mentre il numero delle persone in cerca di occupazione è di 2.145mila unità (+369mila unità), con un aumento del 20,8 per cento rispetto al quarto trimestre 2008. L'incremento della disoccupazione continua a concentrarsi nel centro-nord e tra gli individui che hanno perso la precedente occupazione.

Alla crescita della disoccupazione si accompagna un incremento degli inattivi pari all'1,7 per cento (+253mila unità), in particolare di quelli che non cercano attivamente un lavoro perché pensano di non trovarlo e di coloro che rimangono in attesa dei risultati di passate azioni di ricerca di lavoro. Il tasso di disoccupazione è pari, nella media del quarto trimestre, all'8,6% (7,1% nel quarto trimestre 2008). Il tasso di disoccupazione destagionalizzato aumenta di tre decimi di punto rispetto al trimestre precedente.

Fonte: L'Altra Notizia

mercoledì 17 marzo 2010

FAC SIMILE DELLA SCHEDA ELETTORALE



facendo seguito all'informazione precedente pubblichiamo il fac simile della scheda elettorale. Ovviamente con l'indicazione di voto per l'IdV.


















Come si vota
• Si può votare domenica 28, dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15.
• Si vota per eleggere il Presidente e i componenti dell’Assemblea Legislativa della regione Emilia-Romagna.
• Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il primo giorno dell’elezione (cioè che siano nati prima del 28 marzo 1992) e siano iscritti nelle liste elettorali.
• Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la “tessera elettorale” (chi l’avesse smarrita può richiederne copia all’Ufficio elettorale del Comune).
• La scheda per l’elezione del Presidente e dell’Assemblea regionale è di colore “verde”.
• Per votare si deve tracciare una croce sul simbolo di Di Pietro Partito Italia dei Valori e il voto così espresso vale automaticamente anche per il candidato Presidente, Vasco Errani.
• Accanto al simbolo di IDV c’è uno spazio per esprimere la preferenza a un candidato della lista dell’IDV. Per dare la preferenza bisogna scrivere il cognome del candidato prescelto(nel caso Portioli).

martedì 16 marzo 2010

Come si vota per le elezioni regionali 2010


Si Vota Domenica 28 marzo (dalle ore 8 alle 22) e lunedì 29 marzo (dalle 7 alle 15).

Saranno chiamati alle urne 41.309.965 italiani (di cui 19.900.341 uomini e 21.409.624 donne, in 50.421 sezioni, per eleggere i consigli regionali (e i rispettivi presidenti) di tredici regioni a statuto ordinario: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. La legislatura regionale dura cinque anni. Si voterà, inoltre, in 4 province e 463 comuni.

Il voto per le regioni
Nelle regioni ordinarie si eleggono il presidente della regione e il Consiglio.

L’elettore riceve una scheda di colore verde. Nella scheda compaiono, a sinistra, i simboli delle liste provinciali collegate al candidato presidente; nel riquadro di ciascuna lista provinciale figurano il simbolo del partito e uno spazio per esprimere la preferenza al candidato di quel partito per la ripartizione provinciale dei seggi.

A fianco dei riquadri dei partiti “apparentati” – a sinistra, dunque – compaiono invece il nome e cognome del capolista regionale (il candidato alla presidenza della regione) e il simbolo o i simboli delle liste regionali collegate.

Vademecum
In sintesi, si vota come segue (ci sono tre possibilità):

1) si traccia un segno nel rettangolo che contiene il simbolo della lista provinciale preferita (ed eventualmente si aggiunge il voto di preferenza scrivendo nome e cognome o solo il cognome del candidato di quella lista provinciale che si vuole sostenere); in questo modo, il voto alla lista provinciale vale anche (automaticamente) per il candidato di quel partito e di quella coalizione alla carica di presidente della regione (nonché per la lista regionale collegata).

2) si traccia un segno solo su una delle liste regionali o sul nome del candidato presidente: in altre parole, si vota per il presidente e il “listino” regionale ma non per i partiti e per le liste provinciali.

3) si può esercitare il “voto disgiunto”, cioè votare per la lista provinciale di un raggruppamento e per il candidato presidente dell’altro. In tal caso tracceremo un segno sulla lista provinciale A (possiamo anche indicare una preferenza) e un segno sul nome del candidato presidente X (sostenuto dai partiti B e C, non apparentati al partito A).

IdV Gualtieri

lunedì 15 marzo 2010

POI DICONO CHE CE L'ABBIAMO CON LUI....





Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è stato indagato con Minzolini e Innocenzi. Il Premier afferma: «Sono scandalizzato».
Le ipotesi di reato: concussione e minaccia per il premier, favoreggiamento per il commissario Agcom.

Silvio Berlusconi è formalmente indagato dalla procura di Trani nell'inchiesta Rai-Agcom per concussione e per violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (articoli 317 e 338 del Codice penale), reati che sarebbero stati compiuti ai danni del Garante per le Comunicazioni.

Assieme al capo del governo, è indagato anche il commissario dell'Agcom, Giancarlo Innocenzi; nei suoi confronti la procura ipotizza il reato di favoreggiamento personale, in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un'audizione dinanzi agli investigatori in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni da Berlusconi per chiudere Annozero.

Indagato anche il direttore del Tg1, Augusto Minzolini per rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale. Minzolini non avrebbe osservato il divieto imposto dal pubblico ministero, Michele Ruggiero, di non rivelare a terzi il contenuto dell'interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009 nell'ambito delle indagini sulle carte di credito American Express.

Come al solito sulla vicenda è intervenuto lo stesso Berlusconi: «Sono scandalizzato - ha detto il premier nel corso di un'intervista al Gr1 - ci sono palesi violazioni della legge».

Anche questa volta ci sarebbero Giudici "comunisti". Ovviamente Berlusconi ha, anche questa volta, parlato di «iniziativa grottesca che tuttavia non mi preoccupa affatto poiché sono intervenuto a destra e a manca contro i processi in tv e le mie sono posizioni non soltanto lecite ma doverose».
Si, il dovere di zittire chi non la pensa come lui.

Come al solito il Cavaliere ha parlato di «clima avvelenato» di cui la manifestazione di sabato non sarebbe che la fotografia, «la sinistra ha armato le procure contro di noi e usa le intercettazioni e la giustizia ad orologeria per la sua campagna di insulti». Come al solito appunto.

Ovviamente come la solito scendono in campo i suoi lacchè. Ghedini: «Se davvero a Trani si prospetta nei confronti del Presidente Berlusconi la concussione e la violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario si è fuori da ogni logica e in una situazione giuridicamente inconcepibile e intollerabile. La tesi non è soltanto destituita di ogni fondamento in fatto, ma è contraria al buon senso e a ogni possibile ipotesi contenuta nel codice. Che una simile contestazione sortisca proprio a pochi giorni dalle elezioni e con continue fughe di notizie, che non possono che provenire dall'interno, non sorprende, ma vi dovrebbe essere un limite alla fantasia giuridica della magistratura».

La Magistratura sarà fantasiosa, caro Ghedini, ma voi siete noiosi. Ma quando imparerete che occorre rispettare le Leggi?


IdV Gualtieri

domenica 7 marzo 2010

ARROGANZA E PREPOTENZA: NO GRAZIE!


Si stanno superando tutti i limiti della DECENZA.

Quale sarà il prossimo colpo?

Magari in qualche cassetto è già pronta una legge per consentire l'immediato arresto di chi non condivide questo scandaloso modo di governare.

Vincere le elezioni Regionali senza la partecipazione degli avversari non è mai stato l'obiettivo dell'Italia dei Valori, ne di tutti i partiti democratici.

Ma quanto è accaduto in questi giorni è inacettabile.


Ancora una volta, il PDL e i suoi alleati, hanno voluto dare una prova di PREPOTENZA ed ARROGANZA:"FACCIAMO COME CI PARE; DELLE REGOLE CE NE FREGHIAMO".

Questo Governo e i suoi alleati stanno UMILIANDO IL POPOLO ITALIANO.

Sono mesi, esattamente da quando si sono insediati, che Governo e Parlamento si occupano di tutto fuorché dei problemi degli italiani. E’ tutto un rincorrersi di leggi ad personam, a difesa del proprio COMANDANTE, ed oggi di leggi ad listam; a causa di INCOMPETENZA dei loro Quadri Dirigenti.

La scelta di arrivare ad un decreto poteva essere condivisibile, ed in caso estremo. Prima bisognava percorrere la strada dei vari gradi di giudizio democratico, come impone la legge che dovrebbe essere uguale per TUTTI.

Ancora una volta dobbiamo assistere a un'azione scorretta.

La speranza è che gli elettori (TUTTI), si rendano conto che questa DESTRA scellerata ci sta portando verso la perdita della DEMOCRAZIA.

Cari elettori le elezioni regionali sono prossime (28 e 29 marzo), occorre dimostrare di avere capito la lezione, non disertate le urne; è la loro speranza.

Il vostro voto contro questa DESTRA, libertina, prepotente e spregiudicata, è l'unica nostra speranza per non perdere la LIBERTA' per cui tante persone hanno dato il bene più prezioso: la vita.

IdV Gualtieri
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