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lunedì 15 marzo 2010

POI DICONO CHE CE L'ABBIAMO CON LUI....





Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è stato indagato con Minzolini e Innocenzi. Il Premier afferma: «Sono scandalizzato».
Le ipotesi di reato: concussione e minaccia per il premier, favoreggiamento per il commissario Agcom.

Silvio Berlusconi è formalmente indagato dalla procura di Trani nell'inchiesta Rai-Agcom per concussione e per violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (articoli 317 e 338 del Codice penale), reati che sarebbero stati compiuti ai danni del Garante per le Comunicazioni.

Assieme al capo del governo, è indagato anche il commissario dell'Agcom, Giancarlo Innocenzi; nei suoi confronti la procura ipotizza il reato di favoreggiamento personale, in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un'audizione dinanzi agli investigatori in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni da Berlusconi per chiudere Annozero.

Indagato anche il direttore del Tg1, Augusto Minzolini per rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale. Minzolini non avrebbe osservato il divieto imposto dal pubblico ministero, Michele Ruggiero, di non rivelare a terzi il contenuto dell'interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009 nell'ambito delle indagini sulle carte di credito American Express.

Come al solito sulla vicenda è intervenuto lo stesso Berlusconi: «Sono scandalizzato - ha detto il premier nel corso di un'intervista al Gr1 - ci sono palesi violazioni della legge».

Anche questa volta ci sarebbero Giudici "comunisti". Ovviamente Berlusconi ha, anche questa volta, parlato di «iniziativa grottesca che tuttavia non mi preoccupa affatto poiché sono intervenuto a destra e a manca contro i processi in tv e le mie sono posizioni non soltanto lecite ma doverose».
Si, il dovere di zittire chi non la pensa come lui.

Come al solito il Cavaliere ha parlato di «clima avvelenato» di cui la manifestazione di sabato non sarebbe che la fotografia, «la sinistra ha armato le procure contro di noi e usa le intercettazioni e la giustizia ad orologeria per la sua campagna di insulti». Come al solito appunto.

Ovviamente come la solito scendono in campo i suoi lacchè. Ghedini: «Se davvero a Trani si prospetta nei confronti del Presidente Berlusconi la concussione e la violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario si è fuori da ogni logica e in una situazione giuridicamente inconcepibile e intollerabile. La tesi non è soltanto destituita di ogni fondamento in fatto, ma è contraria al buon senso e a ogni possibile ipotesi contenuta nel codice. Che una simile contestazione sortisca proprio a pochi giorni dalle elezioni e con continue fughe di notizie, che non possono che provenire dall'interno, non sorprende, ma vi dovrebbe essere un limite alla fantasia giuridica della magistratura».

La Magistratura sarà fantasiosa, caro Ghedini, ma voi siete noiosi. Ma quando imparerete che occorre rispettare le Leggi?


IdV Gualtieri

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